Milan-Juventus, anticipo serale della terza giornata di Serie A 2014-2015, è stata alla fine dei conti una gara gradevole, che i rossoneri forse hanno rinunciato troppo presto a giocarsi. Evidente il divario tecnico tre le due squadre in campo, anche se lo scarto minimo nel punteggio, consente ai padroni di casa, almeno stando a quanto riportano alcuni quotidiani sportivi di oggi, di recriminare per qualche episodio dubbio. Effettivamente, Nicola Rizzoli è stato il peggiore in campo ieri sera a San Siro, principalmente per una gestione dei falli priva di qualunque logica e rispondente almeno a due o tre metri di giudizio differenti.
A parte il presunto rigore su Menez, però, i giornali poco o nulla dicono sui tantissimi episodi che Rizzoli ha giudicato in modo evidentemente errato. Non è su un singolo episodio che si deve giudicare un direttore di gara, bensì sulla conduzione globale della gara, e in questo Rizzoli è stato di gran lunga insufficiente. Si inizia subito al minuto 7, con Muntari irruento su Marchisio: il centrocampista bianconero entra sul pallone con il piatto destro ma il ghanese del Milan non ferma la gamba e lo colpisce duro con la punta dello scarpino. Rizzoli richiama Muntari solo verbalmente, se fosse scattato il giallo non ci sarebbe stato nulla da dire. Al 12’ De Jong entra con il gomito alto – senza alcuna giustificazione nel tenere il braccio in quella posizione – su Lichtsteiner colpendolo alla nuca: il contatto c’è e da regolamento è cartellino giallo, lo svizzero effettivamente accentua la pantomima tenendosi il volto anziché la nuca. Rizzoli non fischia nemmeno calcio di punizione e dà fallo laterale al Milan, poiché l’ultimo a toccare la palla è stato proprio Lichtsteiner.
Da lì alla fine del primo tempo, Muntari sarà protagonista di altri due interventi, comunque veniali, ma Rizzoli non fa scattare il “cartellino per somma di falli”, consuetudine basata sul buon senso per stoppare calciatori solitamente troppo irruenti. Il ghanese, è però al 42’ il protagonista di un altro episodio che porta all’ammonizione di Marchisio: il centrocampista della Juventus, difendente e in possesso palla, viene pressato da Muntari che lo travolge mentre Marchisio mette il piede sulla sfera per tentare la “ruleta”. Da regolamento sarebbe fallo per la Juve e probabilmente (trattandosi del quarto fallo in 42 minuti) giallo per il ghanese, ma Rizzoli dà punizione al Milan e ammonisce il bianconero. Inspiegabile.
Al 44’ Rami e Menez protestano in modo veemente per un fallo di mano di Ogbonna sulla linea dell’area di rigore bianconera: il mani è involontario, ma soprattutto l’azione è avviata dallo stesso Rami che si porta la palla avanti con un tocco di braccio, per il quale la difesa della Juve aveva comunque protestato timidamente. Al 47’, nel recupero del primo tempo, Menez entra pericolosamente con piede a martello su Pereyra: intervento da giallo/arancione, Rizzoli incredibilmente grazia il francese.
Nella ripresa, al 51’ Lichtsteiner si invola sulla fascia destra, De Sciglio lo aspetta senza guardare il pallone, gli fa blocco e lo fa volare per terra: da regolamento è calcio di punizione e cartellino giallo per De Sciglio, Rizzoli lascia incredibilmente correre senza fischiare. Intorno alla metà della ripresa Muntari ancora protagonista con tre falli consecutivi, tutti su Vidal: prima un colpo alla nuca con braccio alto, poi un’entrata irruenta dopo che il cileno si era già liberato del pallone, infine un calcione nelle parti basse da dietro all’84’. È solo a questo punto (al 7° fallo), che Rizzoli decide di dare il giallo al ghanese del Milan. Allo stesso minuto, Pogba chiede un calcio di rigore: il francese entra in area e dopo essere stato affiancato da Rami si lascia andare. Non c’è nulla di nulla, Rizzoli fa bene a lasciar correre. All’86’ a chiedere il rigore è il Milan: Menez si addentra tra un nugolo di gambe e viene toccato leggermente da Marchisio che dopo un tentativo di tacco sta ritraendo la gamba di richiamo. Il contatto, tra il ginocchio di Menez e lo stinco di Marchisio (sollevato da terra, quindi non teso) , è leggerissimo, ma il francese si tuffa in modo troppo plateale: se ne sono visti dare di questi rigori, Rizzoli dice no e alla fine la decisione è la migliore. Al 91’ corpo a corpo tra Chiellini e Torres, con lo spagnolo che “guadagna” un giallo per una manata al difensore bianconero. Un fallo non così evidente, mentre evidente è il tuffo dello stesso Torres che al 93’ chiede rigore dopo un contatto che non c’è mai stato con lo stesso Chiellini.
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